sabato 23 agosto 2008

Tanti turisti seduti davanti alle palle e ai piselli di Roma di Maurizio Soffiatti


A Roma ci sono tanti bar al centro storico, la domenica, molti negozi sono chiusi e hanno le serrande abbassate, meglio se le tengono alzate, mica le mani, le serrande, per non vedere lo schifo delle serrande piene di palle e piselli, e i tanti turisti che siedono al bar vicino al negozio con le serrande abbassate, non in segno di lutto, ridono e si chiedono, ma che vende quella bottega palle o piselli, perchè se vende palle, vende pure i palloni, in Italia tutti comprano palloni, è il popolo dei calciatori, ma se vende piselli, vende pure cereali, pane pasta, ma i negozietti di generi alimentari non hanno tutti chiuso a Roma per dare spazio ai mega iper super mercati dei centri, che per arrivacce ce vò un giorno e 10 euro di benzina?
Comunque i turisti, scalzi con i piedi sudati, bollosi e puzzolenti se la ridono per
tutte ste palle coi piselli acconditi di ironia, e dicono pure SPQR sono pazzi questi romani, vonno sempre di più, i 2000 anni d'arte che cianno non gli e bastano, vonno pure l'arte moderna, l'arte monnezza, l'arte delle palle e dei piselli, e che palle... io penso alla vergogna dei camerieri, che servono i turisti che se la ridono e poi se la canteranno in patria loro, mica ridono perchè il cameriere è bello, ridono perchè ce stanno palle e piselli dapperttutto.

Un bar stà proprio di fronte alla FAO e al Circo Massimo, pieno di turisti con certe palle grosse come na camera d'aria den camion.

palle.....e.....piselli





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